Bandi PNRR in Gazzetta Ufficiale: colonnine fast in città e superstrada!

IncentiviStazioni di ricarica
Bandi PNRR in Gazzetta Ufficiale: colonnine fast in città e superstrada!

Pubblicati il 13 febbraio in Gazzetta Ufficiale i tanto attesi bandi per migliaia di stazioni di ricarica fast da 90 e 175 kW in centri urbani e superstrade. L’approfondimento di Sagelio.

Erano stati pianificati per dicembre; poi annunciati a gennaio 2023. Finalmente pubblicati il 13 febbraio – ma non è finita, non è ancora stato definito il soggetto gestore.

Tuttavia, il percorso che porterà l’Italia a dotarsi di 7.500 nuove stazioni di ricarica da almeno 175kW sulle superstrade e 13.755 stazioni da almeno 90kW in città aumentando ancora un rapporto colonnine / auto elettriche che è già il migliore d’Europa, sembra aver raggiunto le fasi della concretezza.

Cosa viene finanziato

Il bando copre, a fondo perduto, il 40% delle spese per acquistare ed installare stazioni di ricarica ad alta potenza (minimo 90kW per il bando Centri Urbani, minimo 175kW per il bando Superstrade).

L’investimento massimo ammesso è di 81.000€ per punto di ricarica, nel bando Superstrade, e 50.000€ nel bando Centri Urbani, oltre a possibili spese di progettazione e allaccio energetico.

L’intero territorio italiano è stato suddiviso in ambiti all’incirca su scala regionale, e ci si può candidare solo se si riesce a garantire la copertura per l’intero ambito, garantendo anche un minimo di stazioni fast per ogni lotto (scala comunale). In sostanza, dunque, è un bando riservato a operatori dall’importante potenza di fuoco, in grado di coprire rapidamente grandissimi territori.

FONTE: MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA

Il rispetto delle tempistiche è infatti essenziale per il Governo, che a sua volta ha “promesso” tale ritmo quando ha richiesto i fondi europei che finanziano questa importante iniziativa.

Chi può partecipare?

Ai bandi può partecipare chi presenta progetti che:

  • Vengono avviati dopo la presentazione della domanda di contributo (non già realizzati o in esecuzione)
  • Garantiscono per ciascun ambito e ciascun lotto il numero minimo di infrastrutture di ricarica previsto dal bando -> si tratterà dunque principalmente di grandi player, probabilmente in grado (come vedremo di seguito) di stringere alleanze industriali con reti di distributori carburanti.
  • Dispongono già di un preventivo di connessione alla rete, in caso di nuovi allacci
  • Se prevedono installazione presso distributori di carburante, e il soggetto proponente non è il proprietario del distributore, hanno già accordo con il distributore
  • Dispongono comunque dell’accordo con i proprietari del suolo, qualora non coincidano con il soggetto proponente
  • Rispettano i requisiti tecnici previsti dal bando.

Quali spese sono ammissibili?

  • Bando Centri Urbani
    • Stazioni fast da almeno 90 kW, almeno a due connettori
    • Budget massimo per infrastruttura di ricarica: €50.000 – inclusi impianti, opere edili.
    • Ulteriore 20% per costi di connessione alla rete
    • 10% del costo fornitura e posa in opera per progettazione, direzione lavori, sicurezza
    • Nessun contributo per spese di consulenza, acquisto terreni, costruzione cabina Enel.
  • Bando Superstrade
    • Stazioni fast da almeno 175 kW, almeno a due connettori
    • Budget massimo per infrastruttura di ricarica: €81.000 – inclusi impianti, opere edili.
    • Ulteriore 40% per costi di connessione alla rete
    • 10% del costo fornitura e posa in opera per progettazione, direzione lavori, sicurezza
    • Nessun contributo per spese di consulenza, acquisto terreni, costruzione cabina Enel.

A quanto ammonta il contributo?

Il contributo sarà pari al 40% delle spese ammissibili, in conto capitale. Il budget messo a disposizione dallo Stato ammonta infatti a ben 741 milioni di euro, finanziati dalla Commissione Europea all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

L’aiuto non sarà cumulabile con altri contributi classificabili come aiuti di stato.

Le installazioni del primo “blocco” di punti di ricarica andranno completate entro 12 mesi dall’assegnazione della gara.

Come si sceglieranno i vincitori?

Per ogni ambito sarà pubblicata una graduatoria, con punteggio massimo 100 punti. I punti saranno così assegnati:

  • Bando Superstrade:
    • 70 punti alla migliore offerta economica (chi accetta un contributo inferiore al 40%)
    • 30 punti “premio” per la localizzazione, con importanti premialità se le stazioni fast vengono installate presso distributori carburante (30 punti disponibili) o su parcheggi esistenti (5 punti disponibili).
  • Bando Centri Urbani:
    • 60 punti alla migliore offerta economica (vedi sopra)
    • 20 punti per copertura comunale (quanti più comuni si riesce a coprire rispetto a quelli previsti per l’ambito)
    • 20 punti “premio” per la localizzazione, con importanti premialità se le stazioni fast vengono installate presso distributori carburante (20 punti disponibili), su parcheggi indentificati dai PUMS – Piani Urbani per la Mobilità Sostenibile dei Comuni (5 punti) o su parcheggi esistenti (5 punti).

Emerge dunque una forte preferenza del legislatore verso l’installazione dei punti di ricarica verso i distributori di carburante, probabilmente in un’ottica di riconversione o perlomeno supporto alla transizione ecologica. Molto severa a riguardo è stata la valutazione di Motus-E, che sottolinea il rischio che tali aree non siano attrezzate di servizi a supporto della sosta.

Quando partono le gare?

I grandi player, ovviamente, si preparano a questi bandi da mesi. Già a maggio il Ministero dell’Ambiente aveva avviato tra le associazioni di categoria una consultazione pubblica per raccogliere feedback su un testo che, nell’impianto, è molto simile a quello attuale, consentendo quindi di muoversi per identificare aree e terreni e definire accordi preliminari con i proprietari dei suoli e i fornitori di hardware.

La realtà è, però, che per l’attivazione delle gare manca un letale dettaglio, definito nell’Articolo 15 di entrambi i decreti:

Art. 15.

Disposizioni attuative

1. Entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, il Ministero individua il soggetto gestore, definisce i termini e le modalità di presentazione delle istanze di ammissione al beneficio, i requisiti dei soggetti beneficiari, le modalità per la concessione e l’erogazione dei contributi, nonché gli ulteriori elementi utili a disciplinare l’attuazione dell’investimento di cui al presente decreto, in conformità alle disposizioni in materia di PNRR e alle regole attuative del principio del «non arrecare un danno significativo».

Insomma, dal 13 febbraio è partito il countdown per i famigerati 30 giorni entro cui bisognerà capire chi gestirà il bando e come partecipare alle gare.

La speranza è che non si ripeta lo stallo ancora in corso sia per il famoso contributo del 40% alle imprese che per l’ancor più leggendario 80% ai privati, deliberati mesi e mesi fa ma ancora senza decreti attuativi che li rendano concreti.

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